Alberi purificatori d’aria

Sapevi che gli alberi svolgono un ruolo fondamentale nella lotta all’inquinamento da polveri sottili? Le polveri sottili conosciute anche come PM10, sono il particolato di diametro pari o inferiore a 10 micrometri e possono essere dannoso per la nostra salute se inalate.

Ma non temere! La natura ci ha dato un potente alleato nella lotta contro l’inquinamento da PM10: GLI ALBERI! 🌳🌱 Non solo abbelliscono ciò che ci circonda, ma agiscono anche come purificatori naturali dell’aria. Ecco come lo fanno:

1️⃣ Filtri: le foglie degli alberi fungono da filtri, catturando polvere, polline e altre particelle nocive dall’aria. Intrappolano questi inquinanti sulla loro superficie, impedendo loro di entrare nei nostri polmoni.

2️⃣ Produttori di ossigeno: gli alberi assorbono l’anidride carbonica, una delle principali cause dell’inquinamento atmosferico, e rilasciano ossigeno durante la fotosintesi. Questo processo aiuta a mantenere un sano equilibrio di gas nell’atmosfera.

3️⃣ Frangivento: gli alberi possono fungere da barriere, riducendo la velocità e l’intensità del vento. In tal modo, impediscono la dispersione di particolato e forniscono aria più pulita nelle loro vicinanze.

4️⃣ Effetto rinfrescante: gli alberi contribuiscono anche a rinfrescare l’ambiente circostante. Questo aiuta a ridurre la formazione di inquinanti secondari che possono formarsi a causa delle alte temperature.

In Italia l’inquinamento dell’aria uccide più persone degli incidenti stradali. In ambito urbano soprattutto è importante la presenza di alberi e arbusti, disposti secondo una progettazione accurata per massimizzare i benefici reciproci.

Studi condotti sia su modelli sia su casi reali in canyon urbani (l’insieme di strade ed edifici che costituiscono il tessuto cittadino) hanno evidenziato come la qualità dell’aria in ambito metropolitano sia fortemente condizionata della presenza della vegetazione e dalla sua struttura (Buccolieri et al., 2012; Gromke et al., 2007; Gromke e Ruck, 2011). I risultati mostrano ad esempio come alcuni parametri, quali tipologia, altezza e diametro della chioma degli alberi, rappresentino fattori chiave in grado di condizionare la qualità dell’aria, misurando, ad esempio, livelli più elevati di particolato in strade caratterizzati da fitti filari di alberi, rispetto a strade con alberi collocati in ordine sparso e casuale. Si è osservato poi che diverse tipologie e specie di alberi abbattono particolato con diversa efficienza (Manes et al., 2014, Silli et al., 2015), mentre altre – emettendo dei composti (i cosiddetti COV- Composti Organici Volatili) – possono addirittura favorire la formazione di inquinanti atmosferici quali ozono e particolato. Tali risultati evidenziano quindi quanto sia importante pianificare la collocazione del verde, in particolare in ambito urbano, al fine di massimizzarne i benefici come quelli correlati al miglioramento della qualità dell’aria (Salim et al.,2011). Questo effetto viene raggiunto attraverso un migliore rimescolamento dell’atmosfera operato dalla vegetazione, insieme a complessi processi di intercettazione e trasformazione fisica, chimica e biologica dei composti adsorbiti e assorbiti sulle particelle ad opera, maggiormente, delle superfici fogliari.

fonte:https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/ispra-e-la-biodiversita/articoli/gli-alberi-e-il-miglioramento-della-qualita-della-vita-nelle-citta#ISPRA